Skyward chiude, possibili problemi per i droni Parrot
Verizon ha dichiarato di voler chiudere Skyward, la sua divisione che si occupa di gestione di droni acquistata solo nel 2017. L’annuncio è arrivato tramite email ai clienti dell’azienda ed è poi circolato rapidamente online. Successivamente Verizon ha diffuso una dichiarazione con la spiegazione sulle motivazioni di questa decisione. Pare che l’azienda abbia intenzione di concentrarsi su attività con prospettive di crescita più immediate. La questione della chiusura di Skyward lascia però perplessi considerando che secondo molti osservatori il mercato dei droni avrà una crescita consistente entro il prossimo anno.
Vi abbiamo raccontato in altri articoli del ruolo centrale di Verizon e dei suoi droni, leggete anche “Rete 4G LTE per droni: accordo fra Parrot e Verizon”.
Verizon chiude Skyward
La decisione della chiusura di Skyward è stata una sorpresa per molti, soprattutto considerando che Verizon l’ha acquistata da pochi anni. L’azienda si occupa principalmente della realizzazione di software per la gestione delle attività con droni. Ha collaborato con realtà importanti come Parrot e UPS Flight Forward.
Proprio per la Parrot ci potrebbero essere problemi per la realizzazione del suo drone ANAFI Ai abilitato al 4G come conseguenza della chiusura di Skyward. Subito però il produttore di droni ha voluto rassicurare i suoi clienti dichiarando che ANAFI Ai funziona indipendentemente dall’operatore di rete 4G. Leggete anche “Parrot Anafi AI percorre 27 chilometri grazie al 4G”.
Nello specifico Parrot ha dichiarato: “A seguito della decisione presa da Verizon di porre fine alle attività di Skyward, di conseguenza Parrot ANAFI Ai non sarà più disponibile da Skyward. Tuttavia, questo non ha alcun impatto sul go-to-market o sulla distribuzione di Parrot, poiché siamo molto ben consolidati negli Stati Uniti”.
Di fatto quindi la questione della chiusura di Skyward non dovrebbe avere un impatto troppo importante sulla commercializzazione del drone di Parrot. Va poi considerato che il produttore di droni potrebbe comunque avvalersi di altri partner per garantire quella connettività al 4G tanto decantata per questo modello.
